Agenzia del Demanio, nel 2023 un miliardo di investimenti e risparmi per 70 milioni

Agenzia del Demanio, nel 2023 un miliardo di investimenti e risparmi per 70 milioni

Sono 44mila gli immobili gestiti in Italia, per un valore di 62,8 miliardi di euro. Rispetto a giugno 2021, gli interventi sono cresciuti del 47%

Gli immobili dello Stato possono diventare uno strumento fondamentale per la rigenerazione urbana e lo sviluppo territoriale, creando valore economico, sociale, culturale e ambientale attraverso la collaborazione con le istituzioni centrali, locali e gli investitori privati. Questa è la visione dell’Agenzia del Demanio, che gestisce e valorizza 44 mila immobili per un valore complessivo di 62,8 miliardi di euro. Nel 2023, l'Agenzia ha avviato interventi per un miliardo di euro, utilizzando risorse proprie e di altre amministrazioni, e ha ottenuto risparmi di 70 milioni di euro nelle locazioni passive, ovvero gli affitti pagati dalle pubbliche amministrazioni ai privati per le sedi non di proprietà dello Stato. Questi tagli di costi, che raggiungeranno i 147 milioni di euro annui dal 2027, contribuiranno significativamente alla riduzione strutturale della spesa pubblica.

Questi risultati sono stati presentati nel Rapporto 2024 "L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato", illustrato oggi a Palazzo Montecitorio alla presenza del Viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. Il documento riassume un anno di attività, il progresso degli interventi previsti nel Piano Strategico Industriale e le strategie per innovare la gestione e le azioni di valorizzazione.

Il Piano degli Investimenti Immobiliari 2024-2026

Per raggiungere questi obiettivi, nel 2021 l’Ente ha avviato interventi di rifunzionalizzazione e riuso di immobili per circa 2,5 miliardi di euro. Il Piano degli Investimenti Immobiliari 2024-2026 prevede l’avvio di nuove operazioni per un miliardo di euro (di cui 490 milioni nell’anno in corso), cui si aggiungono 1,2 miliardi provenienti da fondi di altre amministrazioni, per un totale complessivo di 4,7 miliardi di euro.

Il Rapporto 2024 evidenzia che, a gennaio 2024, rispetto a giugno 2021, il numero degli interventi è aumentato del 47%, passando da 384 a 566, e il valore degli investimenti è cresciuto del 153%, da 1,4 a 3,5 miliardi di euro. Questo incremento è ancora più significativo per gli interventi finanziati anche con risorse fornite da altre Amministrazioni statali, per i quali l’Agenzia del Demanio opera come stazione appaltante: nel periodo in esame, si è passati da 15 a 82 interventi (+447%) con una crescita del valore degli investimenti del 212%, da 379 milioni di euro a 1,1 miliardi di euro.

Interventi futuri e grandi operazioni in corso

Il Piano degli investimenti per il triennio 2024-2026 prevede l’avvio di nuovi interventi per 1,08 miliardi di euro, di cui 490 milioni già nel 2024, che si sommano agli interventi in corso per un valore complessivo di circa 3,5 miliardi di euro. A questi si aggiungono gli interventi in fase di realizzazione con i fondi delle altre amministrazioni, per circa 1,2 miliardi di euro.

Numerose sono le grandi operazioni in corso per il riuso di compendi abbandonati. Tra queste, spicca la realizzazione del Parco della Giustizia di Bari, che prevede la rigenerazione di un'area urbana di 15 ettari e la sua trasformazione in un polo giudiziario per riunire i tribunali all’interno di un parco urbano, per un investimento di oltre 405 milioni di euro. Come ricorda Alessandra Dal Verme, il progetto è stato approvato ed è già stata avviata la gara per il progetto esecutivo e l’esecuzione dei lavori.

Tra gli altri interventi rilevanti si segnalano:

  • La trasformazione dell’ex carcere di Perugia in una cittadella della giustizia, per un investimento di circa 156 milioni di euro.
  • Il recupero della Manifattura Tabacchi di Torino, che restituirà alla città un complesso storico trasformandolo in un polo culturale, grazie a un investimento di circa 130 milioni di euro.
  • La trasformazione del compendio di Tor Vergata a Roma in una green city dedicata alla salute, alla ricerca e alla formazione sostenibile. Una prima parte sarà operativa già in occasione delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica del 2025 e potrà accogliere oltre 20 mila persone, di cui 8 mila nell’arena.
  • Partenariati pubblico-privato

Una nuova sfida per l’Agenzia del Demanio è il coinvolgimento dei privati nelle azioni di valorizzazione degli immobili dello Stato e nella rigenerazione dei territori. L’Ente ha elaborato 17 piani città, che raccolgono immobili dello Stato e degli enti locali, per valutare insieme la destinazione migliore di ogni immobile. Questo tema è stato discusso durante il panel "Lo Stato e i privati insieme per la riqualificazione sostenibile del patrimonio immobiliare pubblico", moderato dal costituzionalista Alfonso Celotto. Al panel hanno partecipato il Direttore Alessandra dal Verme, Davide Albertini Petroni (Presidente di Assoimmobiliare), Lelio Fornabaio (Amministratore Delegato di PtsClas), Antonella Manzione (consigliere di Stato) e Veronica Vecchi (professoressa della SDA Bocconi).

Durante l'evento, l’Agenzia del Demanio ha presentato anche un position paper sul partenariato pubblico-privato, offrendo una prima analisi delle strategie e degli strumenti da introdurre attraverso gli istituti giuridici disciplinati dal nuovo Codice dei contratti pubblici. «Il lavoro presentato oggi sul partenariato, come momento di confronto fra l’Agenzia e Assoimmobiliare, individua opportunità e profili di attenzione», esordisce il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. «Al privato non viene chiesto di snaturarsi o di operare fuori da logiche di mercato, ma piuttosto in una nuova prospettiva dove il pubblico può trovare proprio nel mercato l’opportunità per fornire servizi moderni ai cittadini. Il privato, dal canto suo, aggiunge valore sociale alla produttività degli interventi. Un cambio di paradigma che possiamo affrontare secondo due direttrici: la certezza normativa, su cui sono stati fatti importanti progressi con il nuovo codice degli appalti; e la leva fiscale, con il Governo impegnato in una profonda riforma del sistema tributario. Le linee guida di questa riforma sono certezza, semplificazione, dialogo tra pubblico e privato e stimolo agli investimenti».

«Invitiamo gli investitori locali, nazionali e internazionali a condividere una nuova visione, dove lo scopo sociale, ambientale e culturale assume un valore per l’investimento», aggiunge Alessandra dal Verme. «Stiamo sviluppando partenariati di innovazione sociale e culturale, strumenti finanziari e concessori per creare valore e sviluppo attraverso il patrimonio immobiliare pubblico. Dobbiamo costruire una rete di consenso sui progetti, garantendo certezze sulle potenzialità di sviluppo e sulla profittabilità economica e sociale».

Strumenti e tecnologie per la gestione del patrimonio

Il Rapporto 2024 fornisce anche indicazioni sullo stato di avanzamento di importanti progetti di rifunzionalizzazione e rigenerazione. Per una conoscenza approfondita del patrimonio dello Stato, sono stati avviati progetti come la “Piattaforma integrata del Demanio” e la “Carta d’Identità digitale dell’immobile”. Questi strumenti, insieme all’adozione di tecnologie come il Building Information Modeling (BIM) e lo sviluppo di Digital Twin, mirano a migliorare la qualità della progettazione e a gestire in modo sempre più efficiente e sostenibile gli immobili, contribuendo al benessere delle città.

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