Yeldo Crowd raccoglie oltre 7,6 milioni di euro con tre operazioni nei primi sei mesi del 2024

Yeldo Crowd raccoglie oltre 7,6 milioni di euro con tre operazioni nei primi sei mesi del 2024

Tre nuove operazioni nel 2024, per un totale di oltre 7,6 milioni di euro: Yeldo Crowd, piattaforma di equity crowdfunding del gruppo Yeldo, ha concluso così i primi mesi del 2024. I progetti, che si concentrano su Milano e dintorni, hanno attirato l'interesse degli investitori, tanto che le raccolte sono state chiuse in tempi brevissimi. Ma l'interesse non è limitato solo al mercato meneghino: città come Venezia, Courmayeur, Monza, Firenze e Roma hanno visto l'avvio di progetti finanziati tramite Yeldo Crowd.

«In generale – ci ha raccontato il CEO Marco Dardana – ci focalizziamo sui mercati dove si tende a comprare seconde case. Per ora ci siamo concentrati sul residenziale, anche perché è più facile da comunicare agli investitori, ma con l'operazione di co-living in via Osimo abbiamo già esplorato altre asset class».

Edifici in ottica co-living

A sud-est di Milano si trova uno dei tre nuovi progetti lanciati all'inizio di quest'anno dalla piattaforma. Si tratta di un immobile destinato al co-living in via Osimo, una zona in forte sviluppo grazie alla vicinanza con lo Scalo di Porta Romana, dove sorgerà il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026. I buoni collegamenti sono garantiti dalla vicinanza con le stazioni della metropolitana M3 di Porto di Mare e Corvetto, nonché con l'aeroporto di Milano Linate e la stazione di Rogoredo.

«La raccolta è stata chiusa in un giorno – dice Dardana –, con 4 milioni di euro per acquistare e ristrutturare l'immobile al fine di venderlo a un investitore istituzionale. La conclusione dei lavori è prevista entro l'inizio del prossimo anno».

Punto di forza dell’operazione è stato il contratto preliminare di locazione siglato con Habyt, che si occuperà della gestione. L'investimento, con un holding period di 24 mesi, prevede un ROI atteso del 30% e un tasso di rendimento interno (IRR) del 14%. I developer sono Leonardo Bongiorno – affiancato dal gruppo Yeldo nella sottoscrizione di un bond da 7,8 milioni di euro per il progetto di student housing e co-living Certosa 210 – Marco Pambieri e Waiwai.

A seguito della ristrutturazione, l'asset, con una superficie commerciale di oltre 5mila metri quadrati, sarà dotato di 91 camere doppie con finiture di pregio, la metà con cucina privata, oltre a 90 posti auto, aree comuni moderne, zone verdi, palestra, piscina, lavanderia e zona ristorazione. I lavori di manutenzione straordinaria, condotti con un approccio orientato al rispetto degli standard BREEAM, si concluderanno entro il primo trimestre del 2025.

Nel quartiere SouPra

Sempre nella zona sud di Milano si trova la seconda operazione di Yeldo Crowd del 2024. Si tratta di un progetto da 1,2 milioni di euro che prevede la trasformazione di un immobile commerciale in un moderno complesso residenziale composto da 19 unità abitative in via Verro 62, nel quartiere milanese di SouPra (Sud di Prada). Il ROI atteso è del 30,5%, l’IRR del 12,5% e la durata prevista è di 27 mesi.

Gli appartamenti, distribuiti su quattro piani, saranno accompagnati da 10 box e posti auto, per una superficie commerciale totale di circa 1.600 mq. Le unità residenziali, progettate con una classificazione di efficienza energetica A, offriranno finiture di alta qualità e comfort moderni, tra cui impianti di domotica e riscaldamento a pavimento. L'inizio dei lavori è previsto per giugno 2024, con conclusione entro la fine del 2025.

Sponsor del progetto è Apeiron srl, ramo immobiliare del Gruppo Genesi Holding, con esperienza nello sviluppo di operazioni immobiliari a Milano. La commercializzazione delle unità abitative, effettuata sotto il nome Versus 62, è affidata a Dils.

Gli 88 appartamenti a Varedo

L'ultima raccolta chiusa riguarda un progetto di sviluppo residenziale da 2,5 milioni di euro. Si tratta di un complesso composto da 88 unità abitative, tra appartamenti e ville, a Varedo (Monza Brianza), in un'area in corso di riqualificazione e valorizzazione. «Complessivamente, con le tre operazioni, in questo primo semestre abbiamo supportato progetti per oltre 7,6 milioni di euro di investimenti, superando le altre piattaforme attive nell’equity crowdfunding immobiliare in Italia», continua Dardana.

Le unità abitative saranno accompagnate da 152 box auto distribuiti su tre edifici immersi nel verde, all’interno di un’area di oltre 9.600 mq, progettata con architettura moderna ed elevata efficienza energetica. L'inizio dei lavori è previsto per settembre 2024, con consegna nel 2026. Il ROI atteso è del 52,1%, il tasso di rendimento interno del 15% e la durata prevista è di 36 mesi. Sponsor del progetto è il Gruppo MG, mentre la commercializzazione delle unità abitative è affidata a AbitareCo.

Il crowdfunding

Yeldo Crowd, il business del gruppo Yeldo dedicato alle operazioni sotto i 5 milioni di euro, è nato a marzo 2023 «per offrire agli investitori retail gli stessi standard qualitativi degli investimenti istituzionali», spiega la marketing manager Silvia Rezzonico. Ad oggi, le operazioni chiuse dalla piattaforma di crowdfunding sono state 7, per un totale di 16,5 milioni di euro raccolti.

«Nel breve periodo l’obiettivo è consolidare la nostra presenza sul mercato italiano, ma entro un anno e mezzo intendiamo internazionalizzarci sfruttando la presenza del gruppo Yeldo all’estero», prosegue Dardana. «Per noi, dato il percorso opposto rispetto ad altri player che partono da zero, è stato più facile inserirci. Abbiamo potuto contare su tutto il know-how del gruppo, soprattutto dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo a novembre dell'anno scorso, che ha introdotto normative più onerose in termini di presidi interni, compliance e vigilanza».

Attualmente, il mercato del Real estate crowdfunding è piuttosto frammentato in termini di piattaforme equity e lending, ma le previsioni, secondo Dardana, indicano un progressivo consolidamento nei prossimi anni. «Ci saranno piattaforme piccole, che non raggiungono la massa critica, che scompariranno, mentre altre seguiranno un trend di consolidamento. Per quanto riguarda noi, fino a novembre dell’anno scorso avevamo solo la licenza equity, ma con l’entrata in vigore del nuovo regolamento abbiamo ottenuto la licenza per operare anche come lending crowdfunding, sebbene stiamo puntando sull’equity perché il lending non è ottimale. Gli interessi per l’investitore sono tassati in regime Irpef, per cui molti dei nostri investitori preferiscono altri tipi di investimenti».

Fonte il Sole 24 ore

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